“casa di un collezionista d'auto”

Recupero abitativo di un edificio rurale

Cliente
Privato
Anno
2009
Luogo
Vigone (TO)
Tipologia
Residenziale
Foto
Beppe Giardino

L’intervento in oggetto riguarda la ristrutturazione di un edificio collocato nel centro del Comune di Vigone (TO). Tale complesso si caratterizza tipologicamente come ex ajrale di paese con struttura a due piani fuori terra, a manica unica, storicamente adibito in parte ad abitazione civile ed in parte destinato al ricovero delle attrezzature, degli animali, e del foraggio.

La costruzione principale si affaccia anteriormente su un’ampia corte chiusa su tre lati da muri perimetrali, sul cui limite orientale si ergeva una tettoia fatiscente ad un piano fuori terra. Nella parte posteriore si trovava un fabbricato già utilizzato come deposito.

L’accesso al lotto era consentito tramite un portone carraio ed un portoncino pedonale separati.

Le opere oggetto del presente progetto prevedono il restauro, il consolidamento o il rifacimento di tutte le parti strutturali e di finitura del complesso, al fine di adeguarlo alle normative vigenti ed agli standard abitativi attuali.

Nei locali già adibiti ad abitazione al piano terra, si è intervenuto sull’ingresso principale, con annesso un locale studio-ospiti dotato di servizio-angolo cottura collegato visivamente da un camino passante, creando una scala di collegamento in griglie metalliche “orsogrill” e pannelli in laminato rosso lacca cinese, che pare sospesa sul basamento in resina. A fianco si trova la storica cantina caratterizzata dalla porta formata per il passaggio delle botti. Sempre al piano terra, nella ex-stalla, dove viene ospitata l’autorimessa per la collezione di auto, si sono mantenute le voltine intonacate, mentre i pavimenti sono stati realizzati in cemento elicotterato, e gli oblò, che vanno ad inserirsi nei portoni mimetici con la facciata, caratterizzano l’ambiente. Infine con accesso direttamente da via nell’ex deposito è stato creata una dependance con soppalco “erasmus”.

Al piano primo negli ambienti già adibiti ad abitazione è stata collocata la camera da letto con i relativi guardaroba e servizi, con tetto a vista sbiancato in contrasto con la tappezzeria toile de jouy in tono con la moquette blu.

Il blocco servizi è collocato come sospeso nel vano a doppia altezza della scala controsoffittato in vetrocemento per portare la luce ai tre bagni; bianco nero per i due comunicanti e verde per il terzo.

Tramite uno studio passante, adiacente alla camera degli ospiti, entrambi ambienti caratterizzati dalle originarie voltine a padiglione, si accede all’ex-fienile che completa l’immobile principale. Quest’ultimo ambiente completamente vetrato sul lato cortile, con tetto in legno lamellare a vista a capriate metalliche, le pareti sono intonacate e i pavimenti sono in resina con finitura a marmorino bianco.


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Per differenziare la parte già ad uso residenziale da quella ad uso agricolo si è lasciato il vecchio intonaco rustico sulla prima e si sono intonacate con finitura liscia le seconde. Se i materiali e le tecniche usate sono del tutto tradizionali, i dettagli del loro uso rivelano l’impossibilità di una replica storicistica.

Gli infissi e le persiane della parte abitabile sono realizzati in legno, mentre le aperture delle autorimesse sono realizzati con telaio metallico pannellatura in elementi sandwich realizzati da strato di legno compensato mm 15 con polistirolo espanso mm80 e legno compensato mm15 incollato con resine bicomponenti con finiture mimetica come la facciata. Le gronde ed i pluviali sono realizzati in rame. A piano primo, sia lungo la via, che verso la corte interna, le camere si affacciano su balcone di pietra sorrette da modiglioni.

Sul limite orientale in sostituzione alla tettoia fatiscente viene costruito un basso fabbricato ad un piano fuori terra, ad uso garage collegato all’edificio principale tramite una passerella aerea che diventa con il solaio superiore del garage un grande terrazzo a servizio della zona giorno della casa. La struttura portante del garage è in cemento a vista, i portoni che disegnano il sedime della vecchia tettoia sono in struttura in ferro e tamponatura in policarbonato, mentre la pavimentazione del tetto piano del garage è in listoni di resina cementizia con ghiaione di delimitazione. La passerella e la scala di collegamento al cortile sottostante sono in struttura portante in acciaio e piano di calpestio in orsogrill.

Il cortile è stato ridisegnato partendo dalla ricollocazione del passo carraio al limite della proprietà e dai flussi dei veicoli che sono protagonisti con i padroni di casa di questo progetto. In adiacenza del fabbricato principale è stato fatto un battuto di cemento “scopato” mentre il resto della pavimentazione del cortile è in ghiaia, grossi cerchi contengono il verde. Il muro di cinta è caratterizzato dal motivo dei fori circolari che ricorrono anche nelle facciate del cortile e su via, creano oltre che dei motivi decorativi ricorrenti che si ripetono anche nei temi del cortile, punti di vista del tutto originali del giardino e dell’edificio.


CREDITI
Consulenti strutturali: Studio di ingegneria Tarditi e Soldani
Consulente per la sostenibilità ambientale: Ing. Davide Ambrosio
Consulente grafico: Andrea Coppola

Consulente per gli impianti: Ing. Marcello Prina
Consulente acustica: Arch. Andrea Capato
Consulenza illuminotecnica: Arch. Manuela Di Grazia


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