© Andrea Guermani
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Camera

Progetto di allestimento Thomas Walther collection

Cliente
CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia
Anno
2022
Luogo
Torino
Tipologia
Allestimenti
Foto
Vari

Studioata progetta l’allestimento della dedicata alla Thomas Walther collection del MoMA presso gli spazi di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia.

La struttura architettonica dello spazio espositivo ben si presta ad accogliere la suddivisione della mostra nelle sei sezioni tematiche previste dal progetto curatoriale del MoMA, che nella proposta ideata da CAMERA sono introdotte da una sezione multidisciplinare che occupa gran parte del corridoio.

Il percorso espositivo prevede un’inversione del percorso abitualmente seguito dai visitatori: ciò deriva dal duplice scopo di costruire un’utile contestualizzazione del periodo storico e artistico e di generare nei visitatori un crescente senso di attesa nei confronti del loro incontro con le opere.

Come introduzione alle sei sezioni tematiche della mostra, è presente un’ampia sezione storica lungo tutto l’asse del corridoio, che accoglie i visitatori con una panoramica storico/geografica capace di trasmettere la ricchezza e la complessità del momento storico in esame, fornendo loro spunti per approfondire i temi affrontati in maniera semplice ed intuitiva.

La scelta della tavolozza dei colori per l’identità visiva della mostra si basa sullo studio di diversi prodotti grafici ed editoriali del periodo in esame, e caratterizza in modo coerente sia gli strumenti di comunicazione che l’allestimento.

All’interno dello spazio espositivo sono presenti elementi tridimensionali, basati sulla figura ricorrente del triangolo (con un riferimento all’uso del triangolo da parte di vari artisti del periodo, come El Lissitzky in Beat the Whites with the Red Wedge, come icona dell’arte d’avanguardia), sottolineato dal colore rosso.
Tali strutture sono di diverse dimensioni, in base alla funzione loro assegnata. Cinque volumi chiusi, nelle Sale da 5 a 1: utilizzati per contenere il testo di introduzione alla sezione e approfondimenti. Un lato di ciascun volume sarà rivestito con un’elaborazione grafica derivata da ingrandimenti delle immagini chiave di ciascuna sezione in tonalità rosse, che occuperanno anche i passaggi da una stanza all’altra.
Un volume accessibile, nell’Aula 6: in questo caso il volume diventa una vera e propria struttura architettonica autoportante, in grado di accogliere opere sulle sue pareti. L’esterno di questo volume è rosso. Da un taglio laterale sarà possibile l’ingresso dei visitatori nella struttura, dove viene proiettato un video.
Partendo dallo stesso spunto, sono state elaborate strutture tridimensionali, che occupano anche l’area GALLERY, con l’obiettivo di contenere schermi per la visione di video, o la visualizzazione dei libri selezionati.



CREDITI
Mostra organizzata dal Museum of Modern Art, New York
A cura di Sarah Hermanson Meister, ex curatrice del Dipartimento di Fotografia, The Museum of Modern Art, New York e Quentin Bajac, direttore del Jeu de Paume, Parigi con Jane Pierce, assistente alla ricerca, Carl Jacobs Foundation, The Museum of Modern Art, New York

Coordinamento e sviluppo del progetto a CAMERA: Monica Poggi e Carlo Spinelli
Progetto di allestimento: Studioata con CAMERA
Visual identity: Elyron
Fotografie di: Andrea Guermani, Cristina Campanella e Rachele Nani




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