L’edificio oggetto d’intervento si presentava come il risultato di progressive fasi di ampliamento, con caratteristiche costruttive e livelli differenti; ne risultava un insieme gradevole ed equilibrato, anche se le superfetazioni ne rendevano poco leggibili le caratteristiche compositive. La posizione nel tessuto urbano, centrale e immediatamente raggiungibile, e la possibilità di connessione con gli spazi pubblici adiacenti, permettono a questo edificio di diventare il simbolo del Comune e il catalizzatore di eventi e manifestazioni di richiamo.
L’immobile recuperato doveva rappresentare l’espressione dell’identità locale e della memoria storica del Comune di Cesara ma offrire anche un’immagine rinnovata capace di inserirlo in un circuito di manifestazioni di più ampio respiro e risonanza.
Il progetto ha previsto la valorizzazione delle preesistenze riportando il più possibile in luce le condizioni originali e inserendo un nuovo elemento riconoscibile nei materiali e nelle tecnologie per accogliere nuove funzioni. L’obiettivo dell’intervento era la riqualificazione e la valorizzazione funzionale di uno spazio urbano esistente.
È stato eseguito il restauro di tutte le parti comuni ed il completamento del piano terreno dove sono state inserite le funzioni di spazio polivalente, bar-ristorante e distretto culturale. Al piano superiore, collegato con una scala di nuova realizzazione, si trovano le stanze da letto.
La corte interna, in precedenza coperta da una tettoia in lamiera, è sempre stata utilizzata come spazio di relazione e d’incontro. Il progetto recupera questa vocazione introducendo un nuovo volume scatolare, riconoscibile ed indipendente nella sua identità formale, con lo scopo di rendere questo spazio utilizzabile in tutte le stagioni sia come spazio tavoli per il bar, sia come spazio polivalente.

Il nuovo volume è caratterizzato da un involucro vetrato con struttura in ferro e tamponamento orizzontale in tavolato di legno staccato su tutto il perimetro dalle facciate dell’edificio. La connessione con l’esistente avviene su tutti i lati con porzioni di superfici vetrate, sostenute da una travatura in legno che rievoca l’antico pergolato e permette la completa lettura dell’edificio storico. Inoltre, grazie al ritrovamento di quattro arcate in fase di esecuzione dei lavori, si è ricavato un nuovo locale loggiato in diretta comunicazione con questi spazi.
Un setto in corten segna l’ingresso principale al nuovo volume coperto cuore architettonico e nucleo distributivo-funzionale dell’intero complesso edilizio.
I nuovi elementi non sono mimetici rispetto all’esistente, bensì discreti ma riconoscibili, tecnologicamente e distributivamente funzionali; risulta chiaramente evidente ciò che era e ciò che è stato aggiunto: il disegno del nuovo si inserisce nella logica progettuale dell’antico ma utilizza le tecnologie e i linguaggi attuali.


CREDITI

Consulenti strutturali: Studio di ingegneria Tarditi e Soldani
Consulente per la sostenibilità ambientale: Ing. Fiorentino Pietrozziello
Consulenti grafici: Andrea Coppola
Consulente per gli impianti: Ing. Marcello Prina
Impresa: C.o.g.e.i.s. spa


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